In Ucraina, cioè in Europa, sta per essere portata a termine, dopo quella della Crimea, una vera e propria invasione da parte dello zar Putin, con buona pace di quelli che conoscono la genesi della II guerra mondiale e che per questo si preoccupano assai.
Ci si aspetterebbe una compatta reazione diplomatica e non solo, gestita da Bruxelles, invece partono Francia e Germania e vanno a trattare per tutti, a dimostrazione della totale irrilevanza della Commissione Europea nello scacchiere internazionale e nello specifico dell'Alto Rappresentante della Politica Estera, min. Mogherini.
Gino (io) è un convinto europeista, ma qua gli errori si susseguono, a cominciare dalla gestione della crisi economica, per cui si chiede che senso ha un'Europa che non sa diventare Stati Uniti d'Europa, ma che rimane in mezzo al guado del divenire, dove ogni stato non intende cedere alcun pezzo di sovranità nazionale.
Visto che sono tutti europeisti coi sacrifici degli altri, forse bisognerebbe ripartire da qui, ossia dal chiarire dove si vuole arrivare con la politica di questo continente: limitarsi all'unione monetaria o realizzare finalmente anche quella politica, che personalmente auspico.
L'ibrido attuale appare piuttosto inutile, oltre che costoso.
domenica 8 febbraio 2015
mercoledì 7 gennaio 2015
Una risata vi seppellirà
Si, siamo tutti Charlie, perfetto.
Ma tutti chi? Anche chi se ne strafotte del fatto che tragedie analoghe a quella di oggi a Parigi accadono tutti i giorni lontano da noi, ma d'altronde si ammazzano tra di loro, per cui...
Oppure anche chi gode come un riccio in queste occasioni, così può sfoderare tutto il peggio dei propri rigurgiti xenofobi e portare il cervello all'ammasso?
No, siamo Charlie se invece restiamo lucidi, se non negoziamo sul tema "libertà" e se chiediamo con forza all'Islam moderato di affrontare con noi il problema.
Detto questo, la solidarietà agli amici francesi ed a tutte le vittime del terrorismo è incondizionata.
Da sempre.
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