Quando la finiranno di prenderci in giro con tutte le recenti finte proposte per una nuova legge elettorale?
Incredibilmente, questi cialtroni continuano a proporre sistemi diversi in base ai sondaggi del giorno per avvantaggiare la propria parte politica, invece di preoccuparsi veramente delle regole del gioco che, per definizione, non dovrebbero favorire nessuno a priori.
Una legge semplice bell'e pronta e che funziona, come sapete, c'è, ma non la si vuole applicare a livello nazionale, anzi, non se ne discute proprio!
Incredibilmente, questi cialtroni continuano a proporre sistemi diversi in base ai sondaggi del giorno per avvantaggiare la propria parte politica, invece di preoccuparsi veramente delle regole del gioco che, per definizione, non dovrebbero favorire nessuno a priori.
Una legge semplice bell'e pronta e che funziona, come sapete, c'è, ma non la si vuole applicare a livello nazionale, anzi, non se ne discute proprio!
Mi riferisco al sistema di elezione dei sindaci.
La legge elettorale per l'elezione dei Sindaci è entrata in vigore, nella sua forma attuale, nel 1993 e rivista nel 2000. E' stata da più parti definita 'un esempio di ingegneria istituzionale andato a buon fine' per la sua capacità di coniugare pregi del sistema maggioritario e del sistema proporzionale.
In estrema sintesi, la nomina dei sindaci avviene attraverso un meccanismo maggioritario a doppio turno: il candidato che ottiene al primo turno più del 50% dei voti risulta subito eletto, se nessun candidato ottiene più del 50% dei voti, i due più votati accedono ad un ballottaggio che viene svolto due settimane più tardi.
Ogni candidato a sindaco è collegato con uno o più liste di candidati al consiglio comunale. Il 60% dei seggi del consiglio comunale va alle liste collegate al candidato sindaco vincitore. Sia all'interno della coalizione di maggioranza, sia tra le liste di minoranza i seggi sono ripartiti in modo proporzionale ai voti ricevuti.
Quali che siano le ragioni, confessabili o no, che i vari partiti hanno per non estendere questo modello a livello nazionale, non è dato sapere ed è la dimostrazione evidente che l'interesse particolare viene sempre prima di quello generale: la scelta dei rappresentanti da parte dei cittadini e la governabilità pare non siano il fattore prioritario da considerare.
Quali che siano le ragioni, confessabili o no, che i vari partiti hanno per non estendere questo modello a livello nazionale, non è dato sapere ed è la dimostrazione evidente che l'interesse particolare viene sempre prima di quello generale: la scelta dei rappresentanti da parte dei cittadini e la governabilità pare non siano il fattore prioritario da considerare.
Questa generazione di politici finirà sui libri di storia, ma come esempio di degrado.
Licenziati.
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