Domanda: dove si colloca, nel dibattito politico, uno dei più importanti imprenditori di questo paese che dà dell'incapace e paraculo al capo della più grande industria italiana? A sinistra di Bersani? (Capirai!)
Risposta: non è rilevante la sua collocazione. Peraltro non è neanche la prima volta che Don Diego mi esterna, menando come un fabbro, nei confronti del furbo di turno.
Il problema è un altro: qui ci si meraviglia quando qualcuno alza la mano e chiede comportamenti semplici da paese normale, laico, moderno ed onesto.
L'Italia è disseminata di persone che chiedono le stesse cose, quindi, per favore, chi può lo dica ai dirigenti dei nostri partiti che si definiscono incautamente "progressisti". Occhio però, se vi attaccano il pippone della "piattaforma programmatica", bloccateli subito ed inviateli perentoriamente a quel paese: è il tipico caso che si risolve solo così e pare non ci sia altro modo.
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