
Questi fan del professore non sono certamente coloro i quali sono stati colpiti, loro malgrado, dalla scure del risanamento, ma sono, guarda caso, quelli che ingrossano le file dei possessori di grandi patrimoni, dei privilegiati, dei maghi della finanza, dei banchieri, della chiesa e degli attuali "centristi" che di solito curano gli interessi di tutti loro.
Ora, che il buio di Berlusconi ci abbia fatto apprezzare una luce, qualsiasi essa fosse, può essere un'attenuante, ma continuare ad affidarsi agli economisti, ossia a coloro che, oltre ad aver contribuito a creare questa crisi, ci vogliono far credere che la qualità della vita si misuri con il PIL, appare come se chiedessimo ai carcerati di fare le leggi sulla giustizia.
L'alternativa dovrebbe essere la Politica che invece, con protervia, continua a fare orecchie da mercante dettando l'agenda al professore, evitando di sporcarsi le mani, continuando le connivenze di sempre e soprattutto evitando accuratamente di dare voce ai cittadini, mantenendo o proponendo una legge elettorale vergognosa ed anti-democratica.
Bollare come "anti-politica" le istanze provenienti di cittadini che intendono "partecipare", appare ormai patetico, oltre che fuori dal tempo. Gli Italiani chiedono ormai a gran voce di essere semplicemente ascoltati da persone serie. Solo questo.
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